martedì 7 settembre 2010

Liberi neanche di attraversare

Ciao a tutti,
dopo mesi... forse anni... comunque dopo tanto tempo eccomi di nuovo a scrivere, forse con più continuità di prima o forse di nuovo a singhiozzo!
Sono le 3,20 e, dopo aver passato un'ora ad assistere un ubriaco (che saluto!) finalmente sono riuscito a venire a dormire, ma il mio sonno è stato interrotto da riflessioni di portata nazionale (e le poche volte che mi accade di pensare (o di credere di star pensando) non mi piace sprecare le mie minime riflessioni!). Avrei voluto scrivere questa breve, ma non troppo, riflessione su Facebook, solo che "le uniche cose che si possono scrivere su quel sito sono riflessioni banali, frasi fatte o citazioni false di Jim Morrison" [Jim Morrison]. Quindi ho deciso di risfruttare il mio vecchio ed abbandonato blog che non dà un limite ai miei pensieri!!!

La riflessione è venuta fuori pensando alla politica: fino a poco tempo fa mi infervoravo in discorsi di politica cercando di difendere "la mia parte", come se ci fosse per forza da riconoscersi in un partito o almeno in "uno dei due lati". Già negli ultimi articoli avevo detto che ormai non mi riconoscevo più in nessun partito, ma poi in un anno ho anche deciso che ormai non c'è più niente da difendere e niente per cui infervorarsi in discorsi di politica. Ormai è tutta cacca. E' inutile cercare il meno peggio, ogni "salvatore della patria" è soltanto salvatore di sé stesso! Le mie riflessioni quindi si sono spostate sul discorso "ATTI RIVOLUZIONARI". Ormai la politica e il governo non sono da sanare, sono da distruggere, da formattare, da ricostruire da 0. Quello che resta da fare è andare in piazza, ma non si può... protestare ormai significa passare dalla parte del torto... Poi te lo immagini quel pigrone dell'italiano medio: mentre 10 persone stanno a protestare lui sta tranquillo in pantofole di fronte alla Tv a guardare... Tanto ci sarà qualcun altro che va a protestare, la sua presenza non è necessaria!
Quando si è cominciato a parlare di crisi pensavo, come avrete pensato tutti infondo, che tutti quelli che parlano di crisi hanno tanti di quei soldi che un lavoratore normale non riuscirebbe a spenderseli neanche in più di una vita! Allora la soluzione che mi era venuta in mente (così banale e pacifica che quasi mi sembra stupida) era quella di convincere migliaia di italiani ad attraversare scaglionati per ore o per giorni! Sembra una cazzata è?! Però l'unico modo di affrettare i politici a fare una scelta contraria ai loro interessi (abbassarsi lo stipendio considerevolmente e cercare di riscoprire il senso della giustizia e del pudore!) era quello di BLOCCARE COMPLETAMENTE UNA STRADA PRINCIPALE DI ROMA (e quindi ROMA STESSA) per giorni (finché non si fosse arrivati ad una soluzione)! Penso (e spero per la mia sanità mentale) che tutti quanti abbiamo pensato a cose assurde per provare a cambiare il mondo (o almeno per divertirci a parlarne con gli amici!).
Io non credo che avrei mai organizzato una cosa del genere, ma comunque un mio amico mi ha fatto notare l'inghippo: NON E' CONSENTITO ATTRAVERSARE di continuo a Roma, ci sono i semafori per i pedoni!!! Non vi fa ridere?! Per quanto tempo ho pensato di aver trovato la soluzione ideale (forse no, ma io quasi ci credevo), e poi scopro che ormai non sono più libero neanche di attraversare la strada!
Vabbé, detto questo vi saluto con un dialogo di Gaber che mi sembra che vada proprio a pennello, buona notte a tutti!