martedì 21 luglio 2009

Per un buchino nello strato

C'è chi potrebbe pensare o aver pensato che l'articolo di orora oggi odierno sia da associare al buco nell'ozono. Ebbene no, non c'entra niente, è associato soltanto al fatto che non avevo niente da fare avendo ormai completato il periodo in cui facevo qualcosa, quindi pensavo. Infatti soltanto quando non si ha niente da fare si pensa, altrimenti il mondo non sarebbe così pieno di problemi!

Dopo mesi che non pensavo ho pensato di pensare alla stupidità dell'eccesso della difesa del nostro corpo. Non avete capito quindi mi esplico meglio: quando che si arriva agli eccessi in tutte le cose si sbaglia, sia che si va verso gli eccessi positivi che verso gli eccessi negativi... non so se mi spiego, è troppo eccessivo!

Passando alla prassi, difendere troppo il nostro corpo, oltre che viziarlo, lo mett in pericolo. Prima di passare alla notizia bum della giornata vi faccio un esempio più semplice. Se un uomo importante tipo me prendesse una guardia del corpo, non farebbe che bene: fai circolare i soldi, dai lavoro a un tizio, sei più protetto, anche se nessuno oserebbe mai toccare un bel ragazzo come me!!!

Se invece io, persona importantissima, mettessi su di me tante guardie del corpo, tipo 12 (per quantificare), avrei una grossa probabilità che ALMENO una di loro si faccia corrompere per uccidermi. Quindi il mio eccesso di difesa nei miei stessi confronti mi ha solo peggiorato la condizione!

Passiamo all'articolo di cui volevo rendervi partecipi:

Ucciso dalla troppa eccessività di prudenza
PORTO POTENZA PICENA Proprio stamane in un litorale della zona un frico, cioé, ormai un ragazzetto de qui c'ha lasciato le penne per un eccesso di protezione, da parte sua e della sua genitoria, del proprio corpo. Il ragazzetto infatti, causa la sua eccessivezza (o eccessività che si voglia dire) di nei sul suo spessore pellare, è stato convinto dell'importanza di usare sulle sue esteriorità nude a contatto col sole svariate manate di crema solare protezione 100 e rotti contro ogni tipo di raggio. Tutti vedendolo avrebbero pensato: "Va mpo' che vardascittu a modu, tutto shparmatu de crema, tuttu mpomatatu, quillu sci che ce tene alla coteca sua". Il problema è stato soltanto uno: il buchetto sulla mpomatatura! Il ragazzo infatti aveva spalmato la crema con distrazione, e non si era accorto di aver lasciato un microscopico forellino sul suo rivestimento cremoso. Sfortuna ha voluto che un tanto piccolo quanto bastardo raggetto di luce solare è entrato nella protezione senza più riuscire ad uscirne, e allo stesso modo di una medusa che riesce ad entrare nel costume da bagno, il raggio ha fatto svariati danni al ragazzetto che ora giace bruciato sulla spiaggia. La crema, nata come protezione dal sole, è riuscita a costringere un piccolo raggio ad uccidere un ragzzo, e a far morire il suo unico protetto, Giancristoforo Sorrentino Dell'Antonio Edimbundo Vesta. Il ragazzino è stato portato in vita poche ore fa', lo potete trovare al museo di esposizione di Posto Potenza (sotto la Torre di Sant'Anna). L'esperto Giansegugio Villa si pronuncia: "Si alla prudenza, ma con prudenza".
Resto del corridore della sera
Quindi attenti alle protezioni tarocche, meglio pagarle di più ed essere sicuri che non ci siano buchi!

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