giovedì 15 maggio 2008

Alla ricerca della ricerca

Scusate se ultimamente vi lascio del tempo libero per riflettere sulla vostra infelice condizione di esseri umani, ma non ho tempo neanche per tagliarmi il cespuglio craniale che la natura mi sta ingrandendo a dismisura.

Tutti quanti sappiamo che l'Italia nel contesto internazionale, anche se sembra impossibile, fa una figura addirittura peggiore di quella che fa nel contesto nazionale (belle queste frasi contorte che non si capiscono bene!!!). Ma, come sappiamo, all'Italia ultimamente non piace entrare in competizione con gli altri stati... sarebbe un oltraggio tentare di sfidare gli altri stati su qualsiasi ambito: meglio peggiorare sempre di più per non dare troppo all'occhio!

E' proprio per questo (almeno credo) che la ricerca in Italia ormai ha assunto un'importanza minore del grandissimo problema che è "sapere qual'è la media dei peli che un essere umano ha nel sedere". L'Italia infatti non si rende conto che per fare questo è indispensabile la matematica!

Apparte gli scherzi, tutti sappiamo quanto guadagni un ricercatore in Italia... sarebbe stupido infatti non mandare i cervelloni che abbiamo fuori: perché tenerseli?! ostacolerebbero il barcollante equilibrio mondiale se restassero qui a far danni. In Italia infatti la ricerca per andare avanti è costretta a fare la carità con Bonsai, piantine, uova di pasqua, sms, ... . I soldi delle nostre tasse infatti sono, giustamente, destinati a calciatori, parlamentari e cazzi vari.

Ma facciamo un calcolo: non volendo assolutamente togliere a loro i soldi meritatissimi diciamo che togliamo ad ogni parlamentare un taglio di capelli gratis all'anno. Se un taglio di capelli (+ barba) costa in media più di 15$ e i parlamentari sono 320, si potrebbero donare 4800$ all'anno alla ricerca. In più, senza ancora essere cattivi e ingiusti verso i calciatori, se togliessimo a ogni calciatore il cellulare regalato (non la macchina o la casa o i vestiti, ...) miliardi e miliardi entrerebbero nelle tasche della ricerca senza aver fatto del male a nessuno!

Io non dico questo perché voglio fare il ricercatore (che non è assolutamente vero... almeno per ora!). Mi riferisco infatti oggi principalmente all'ambito medico. Come sappiamo infatti in fisica, chimica, ... entra il ballo anche il problema economico (basti pensare alla macchina ad acqua del 1920, alla macchina ad alcool etilico, agli esperimenti di Venter per creare metano dalla CO2, a Tesla, ...), mentre in medicina questo problema non si pone. L'unico motivo per cui certa gente con i soldi non si accorge del problema di gravissime malattie come i tumori è che soldi=droga e alcool e perciò =morte prematura per overdose. Questo eccesso di generalizzazione è estremo e scorretto, ma è necessario perché io non riesco a darmi altra risposta. Ci sono moltissime persone che muoiono di tumori ogni anno tra immensi dolori inimmaginabili e inspiegabili, perché una persona dovrebbe togliere soldi proprio a chi tenta di trovare un rimedio a queste malattie anziché toglierli a chi basta che si vende le mutande e può pagarsi l'affitto di un grattacielo per un anno?! Mi dispiace assillarvi con cose che già sapete ma ci sono moltissimi tipi di malattie incurabili e dolorosissime oggi. Non è una forma di sadismo non dare spazio a chi ha a cuore la vita degli altri?! Io credo che una popolazione in cui tutti si rendono conto del problema non può restarsene oziosamente sulla poltrona a far finta di niente! Non chiedo rivoluzioni, ma relismo e un minimo di azione: petizioni, articoli su giornali, lettere o qualunque cosa! Non sò come concludere quest'articolo ma non riesco a farlo proprio perché più che una conclusione questo deve essere un inizio. E con questo concludo.

Siete forti!

7 commenti:

MarcoDDi ha detto...

Il fatto di voler scrivere un articolo,l'hai presa alla lettera......

Sosseri ha detto...

no, scusa... adesso è finito (se non mi provocavi perdevi meno tempo a leggerlo! e comunque la "r" è una consonante non un articolo!)

Sei forte!

MarcoDDi ha detto...

lo so,infatti è una "lettera" (vedi sopra) ciaoooooooooooouuu

Sosseri ha detto...

ahahah ok scusa

Leonida ha detto...

ecco perchè non hanno più fatto "Alla RICERCA della valle incantata!"

Anonimo ha detto...

regaliamo cellulari a calciatori?
cmq la politica dipende dall'economia, se non ci sono fondi per la ricerca per la cura di queste malattie cosiddette " incurabili " credo sia soprattutto per gli interessi delle multinazionali farmaceutiche, dei potenti, della mafia in generale oltre che per la considerazione minima generale che viene data alla ricerca in italia

paolo, ciao

doc ha detto...

esula per un attimo dalla medicina (in Italia c'è sto blocco mentale per cui se si parla di ricerca è la ricerca contro il cancro). Il problema non è quello di mantenere gli interessi (o almeno non solo) perché le multinazionali hanno ogni interesse nel far andare avanti la ricerca e brevettare tutte le innovazioni che essa porta in modo da garantirsi in futuro il monopolio su ogni innovazione.

Il problema è che in italia la ricerca (di ogni tipo: medica, scientifica, matematica, filosofica) è ritenuta inutile in quanto, spesso e volentieri, porta introiti (molti in effetti) ma solo dopo decine di anni. Investire in ricerca vuol dire investire nel futuro, avere un ritorno enorme ma non ora, tra 20-30 anni. In un sistema politico vecchio fatto di vecchi, il ritorno a 20 anni è un illusione, la speranza di vita del parlamento non è così alta (anche se mi pare che di 90enni troppi ce ne siano). Tantovale sprecare soldi qui e ora, chissenefrega del futuro.

Basta vedere che piuttosto che cercare una soluzione valida puntano sul nucleare (con l'uriano che sta finendo più del petrolio) e sugli inceneritori (già ampiamente dimostratisi inefficaci), mentre eolico, geotermico, riciclaggio, risparmio energetico non vengono considerati.

Si pensi anche alla ricerca italiana sulla fusione fredda. La più all'avanguardia e l'unica funzionante... bene, gli hanno tagliato i fondi e, pochi giorni fa, ad Osaka hanno replicato gli esperimenti ottenendo maggiori prestazioni (e conseguenti valanghe di fondi da multinazionali, come sarebbe dovuto accadere qui). Noi abbiamo inventato tutto e abbiamo perso i fondi statali (e privati bloccati), in giappone replicano i nostri risultati e diventano ricchi e famosi... bah.

Sarà veramente il caso di fuggire anche io dall'Italia?