mercoledì 22 aprile 2009

Matteo, Mattei e Guerre

Non so mai come iniziare i post quindi per sicurezza inizio con questa frase.

Ok, adesso che ho introdotto non mi metterò certamente a pensare ad un modo adatto e coeso per continuare la tematica iniziata che ancora non è stata introdotta: la GUERRA.

Si, infatti ora sono qui, a casa di un mio amico con un altro mio amico, un alto mio amico, un mio amico importante per l'articolo, un altro amico poco importante, un altro amico, due coinquilini del primo e altri amici che ancora devono arrivare.

Ma come ho detto i miei amici che non importano per questo post non mi servono in questo momento, quindi ne introduco particolarmente uno, Matteo Calisti, anche detto Celestì o Matteo del Mattei. Infatti, mentre gli altri sono qui e sono arrivando qui perché dobbiamo giocare a Dangeonsendregons (D&D), lui è qui perché io mi ricordi che devo scrivere a proposito di lui da settimane. In realtà anche un altro mio amico dovrebbe ricordarmi che devo mettere la nuova sezione “La Barzelletta di Riccardo” nel blog, ma al momento la sua sola presenza non sta riuscendo a ricordarmelo.

Ma parlavamo di Matteo del Mattei. Chi è lui per essere contestualmente importante? Un uomo per cui la morte non è assolutamente una cosa spaventosa. Un uomo a cui un uomo armato inseguito da un soldato armato fa soltanto ridere. Un uomo a cui o la guerra fa ridere o Benny Hill Show con la sua famosa conzoncina fa veramente paura. Un uomo che non sa cosa significano le parole dolore, guerra, terrore, orrore, morte, sangue, violenza perché non ha mai potuto comprare un dizionario.

Voi non ci crederete, ma è proprio così. Si, solo un individuo del genere avrebbe potuto fare un documentario del genere su un argomento di così grande rilievo...

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