mercoledì 13 febbraio 2008

La vera storia di Sal Valenziano (o come lo chiamate)

Tutto cominciò e finì tra gli Antichiani dell'antica Creti, quella che successivamente diventerà Creta da una parte, Chieti dall'altra e Rieti in un'altra ancora. Questo era il Regno più grande nell'Era Antichiana.

Gli abitanti di Creti erano i Cretini. Tra questi Cretini c'era anche Antoniello del Chi fa da sé fa per tre, uno dei più Cretini in quanto ad origini. Un altro abitante però è quello che ci intreressa adesso: Valenziano.

Valenziano era un Cretino davvero generoso, e non solo: era simpatico, divertente, gioioso, solare, sempre allegro, ... . Data la sua bruttizia (o come dite voi bruttezza) però, non aveva una donna che lo amasse. Tutte le Cretine a cui chiedesse la mano infatti, spaventate dal suo brutto aspetto, lo rifiutavano. Anche delle Friggiane, le donne di Friggi, lo rifiutarono come delle Cretine. Ma Valenziano non si dava per vinto e cercava cercava cercava cercava, ... .

E quando proprio pensava che fosse un'impresa impossibile, si accorse che una donna lo amava. Quella donna era Genovella la Pisella, una delle donne più belle di Creti. Lui non riusciva a creterci... crederci scusate, ma fu costretto a farlo quando, il 14 Febbraio, i due si fidanzarono.

Valenziano era così innamorato che fece pazzie per quella donna. Tra queste pazzie ci furono anche delle razie. Ma il giorno della festa della donna, l'8 marzo, Genovella lo trasse in inganno: gli disse che si sarebbero incontrati il giorno dopo alle 23,58 nel posto più incretibile di Creti: il vinile. Valenziano arrivò e si mise ad aspettare, ma ad un certo punto arrivò un ladro e lo fregò (o rubò per voi del volgo).

Il nome Valenziano, restando ai posteri difficile da pronunziare (o pronunciare come dite voi del volgo) divenne Valentino e il giorno in cui i due si fidanzarono ebbe il nome di Festa degli Innamorati. Infatti Genovella non fece sapere dell'inganno e fece scenate in pubblico davanti a tutti quei Cretini, che commossi ci cretevano pure, così realistiche che nessuno osò opporsi alla creazione di quella festa.

Da qui la filastrocca che dice:

San Valenziano (o Valentino), la festa di ogni Cretino, chi crede di essere amato è solo fregato (o rubato per voi del volgo)!

1 commento:

MarcoDDi ha detto...

Io sono italiano ma anche cretino....